Mutuo INPDAP per Dipendenti Pubblici: Cos’è, Come Richiederlo, Quando Conviene

Il mutuo Inpdad è un vero e proprio finanziamento istituito per tutti i lavoratori dipendenti della pubblica amministrazione. Grazie a tale concessione sarà possibile acquistare una nuova casa oppure decidere di ristrutturarne una già in possesso.

Cos’è il mutuo Inpdad

L’Inps è una specifica forma di finanziamento appositamente istituita per l’acquisto della prima casa. Tale concessione è rivolta esclusivamente ai dipendenti della pubblica amministrazione, ai pensionati iscritti presso la Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie, cioè il fondo credito gestito dall’Inps, e agli ex dipendenti. I mutui Inpdap rientrano così nella categoria dei mutui ipotecari e per essere erogati occorre presentare un’apposita domanda telematica e verificare i requisiti inseriti.

Una volta ottenuto il finanziamento il soggetto interessato può acquistare un qualsiasi tipo di immobile ma non di lusso oppure scegliere di effettuare dei lavori di ristrutturazione in una casa già a sua disposizione. Nel caso di acquisto di un immobile è obbligatorio trasferirci la propria residenza almeno per i primi cinque anni.

Per presentare richiesta è necessario inviare la domanda presso l’Ufficio Territoriale o Provinciale Inps, solamente in determinati periodi dell’anno che vanno dal primo al dieci gennaio, dal primo al dieci maggio e dal primo al dieci settembre. L’accettazione della stessa avverrà soltanto se non risultano mancanti i documenti prestabiliti e la durata complessiva del finanziamento può variare dai dieci fino ai trent’anni.

I requisti e i documenti per ottenerlo

Per riuscire ad ottenere il mutuo Inpdap occorre rispettare determinati requisiti, necessari per assicurare che il capitale concesso venga in qualche modo restituito. Oltre ad essere un dipendente, un ex lavoratore oppure un pensionato della pubblica amministrazione, è necessario essere iscritti presso la Gestione delle prestazioni creditizie sociali da almeno tre anni e versare i contributi previdenziali regolarmente all’ente che ha fornito il prestito ovvero verso l’Inpdadp. Il contratto di lavoro deve inoltre essere a tempo indeterminato per gli impiegati pubblici mentre i pensionati dovevo aver versato un minimo di tre anni di contributi.

mutuo inpdap
Mutuo INPDAP

È necessario infine non possedere altri immobili nell’arco di 100 chilometri dall’immobile che si vuole comperare. Per vedere concesso il mutuo Inpdap e poter così acquistare un immobile, è indispensabile disporre di una regolare documentazione che attesti la posizione lavorativa. Necessari sono così: il documento d’indentità in corso di validità, il cedolino pensione o in caso contrario la certificazione reddituale e l’ultima busta paga.

Una volta fatta la domanda e aver provveduto a compilare tutti i vari campi correttamente, il mutuo dovrebbe venire accolto fino a quando il budget prefissato non si esaurisca. Nel caso in cui ciò dovesse avvenire, viene fissata una graduatoria presso gli uffici territoriali e provinciali, prendendo in considerazione il reddito imponibile e la composizione del nucleo familiare.

Le rate del mutuo Inpdap

Le rate del mutuo INPDAP si basano sul tipo di tasso di interesse scelto dal mutuatario – fisso o variabile. Per i mutui a tasso fisso, il tasso di interesse è rimasto stabile al 2,95%, rendendo questa opzione ideale per coloro che preferiscono una rata costante nel tempo. D’altra parte, i mutui a tasso variabile sono legati all’Euribor a 6 mesi, con un margine aggiuntivo di 200 punti base. Il piano di ammortamento, alla francese, prevede rate semestrali di importo costante, e la durata del rimborso può variare tra 10, 15, 20, 25 o 30 anni, a meno che il richiedente non abbia già compiuto 65 anni, nel qual caso la durata massima prevista è di 15 anni.

Tassi di interesse previsti

Nell’ultimo anno, i tassi di interesse per i mutui INPDAP sono stati rivisti. Per i mutui a tasso fisso, il tasso è diminuito significativamente negli anni precedenti, stabilizzandosi al 2,95%. Questo rende i mutui a tasso fisso una scelta molto conveniente per coloro che desiderano una rata costante nel tempo. Per quanto riguarda i mutui a tasso variabile, il tasso di interesse è legato all’Euribor a 6 mesi, e viene maggiorato di 200 punti base. Questa opzione potrebbe essere ideale per coloro che prevedono un periodo economico favorevole nel prossimo futuro.

Quando conviene

I mutui INPDAP sono concepiti per soddisfare le esigenze abitative dei dipendenti pubblici e statali. Sono particolarmente vantaggiosi quando i tassi di interesse sono bassi, come nel caso del tasso fisso attuale del 2,95%.

I dipendenti pubblici possono richiedere un mutuo INPDAP per l’acquisto, il riscatto da una cooperativa o la costruzione di un immobile, con un importo massimo di 300.000€. Possono anche richiedere un mutuo per la manutenzione o la ristrutturazione, con un importo massimo di 150.000€ o il 40% del valore dell’immobile. Inoltre, è possibile ottenere un mutuo per l’acquisto o la costruzione di un garage o un posto auto, con un importo massimo di 75.000€. La scelta tra un tasso fisso e un tasso variabile dipenderà dalle condizioni economiche previste e dalle preferenze individuali del mutuatario. La possibilità di passare da un tasso fisso a un tasso variabile (e viceversa) una sola volta durante la durata del mutuo, dopo che siano decorsi almeno due anni, offre una certa flessibilità ai mutuatari.

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