Sempre più persone oggi devono ricorrere ad un prestito o un mutuo per l’acquisto di una casa erogato da un istituto bancario. Se ti stai domandando cosa sono in ambito finanziario i dietimi di interesse questo è il posto giusto per te. Si tratta in sostanza di porzioni di interesse che vengono maturati su un capitale. Questo concetto è legato al mutuo ma non solo.
Devi sapere che ci sono dietimi attivi e passivi. I primi sono quelli che vengono maturati sui titoli di stato, sulle obbligazioni o sui fondi. Al contrario quelli passivi vengono calcolati dalla banca ad esempio nel momento dell’estinzione del mutuo. Ecco quindi che in questa breve guida potrai scoprire cosa sono nelle specifico e come fare per poterli calcolare.
Cosa sono i dietimi di interesse
I dietimi di interesse sono una quota che viene incassata oppure versata nel momento in cui si decide di chiudere anticipatamente un’operazione finanziaria. Quando si apre un mutuo o si richiede un prestito l’operazione avviene corrispondendo un certo interesse sul capitale che viene preso in prestito. Ciò avviene anche quando si acquista un titolo o si presta a qualcuno del denaro.
Per quanto riguarda il mutuo ad esempio se si richiede alla banca 50000 euro con tasso di interesse al 2% con rate semestrali significa che dopo 6 mesi si deve versare alla banca la somma di 500 euro. Quindi nel caso si decida di estinguere in anticipo il mutuo sarà necessario versare questi soldi. Sono quote di interesse già maturate ma che ancora non sono state versate o incassate.
Dietimi attivi e passivi: la differenza
Ma non è tutto, infatti devi sapere che uno degli aspetti importanti da comprendere quando si parla di dietimi di interesse è quello riguardante la differenza che sussiste tra quelli attivi e i passivi. I primi sono innanzitutto quelli che vengono incassati. Sono un classico esempio i bot, cct e dei bpt. I dietimi attivi lordi devi sapere che sono soggetti a tassazione attraverso un’imposta sul reddito di capitale.
Quelli passivi al contrario sono da corrispondere nel caso ad esempio di ritardo nel pagamento o quando si attua l’estinzione anticipata del mutuo. Quindi in sostanza la principale differenza che sussiste, per quanto riguarda la contabilità e la registrazione contabile, tra dietimi attivi e passivi è il fatto che questi ultimi devono essere corrisposti mentre i primi vengono al contrario incassati.
Come si calcolano
Il modo per calcolare i dietimi è quello di comprendere qual’è il capitale residuo. Questo può essere individuato facilmente in caso di prestito bancario o mutuo. Infatti l’istituto segnala quale importo si deve versare e quale quota di capitale si sta pagando in relazione al totale della rata. La rata è composta da capitale e interesse. Con il passare del tempo chi contrae il debito paga quote decrescenti di interesse e crescenti di capitale. Il calcolo va effettuato considerando per prima cosa il numero dei giorni dell’anno sono stati maturati all’attivo o al passivo a seconda delle situazioni. Il risultato che si ottiene deve essere poi moltiplicato per il capitale residuo e per i giorni di dietimi. Infine per ottenere quelli giornalieri è necessario dividere tutto per 100.
Invece quando si acquista un titolo oppure un’obbligazione il prezzo e il rendimento oscillano. Quando ci si avvicina alla scadenza viene portato al suo valore nominale di rimborso. Per questo motivo nessuno lo venderebbe poco prima del termine a un prezzo nettamente inferiore. Il calcolo dei dietimi passivi maturati viene fatto a partire dal giorno successivo in cui è stata saldata la precedente rata. Infine per poter calcolare il dietimo di mora bisogna considerare l’importo della rata che non si è ancora pagata, il tasso di mora e i giorni totali di ritardo rispetto alla data di scadenza. Solitamente il tasso di mora non coincide con il TAN ma viene generalmente sommato a questo.
Domande Frequenti
I dietimi di interesse rappresentano il tasso di interessi che maturano su base giornaliera. Questo interesse viene espresso in valuta o valore assoluto, mai come percentuale, e si accumula giorno dopo giorno su investimenti o prestiti.
I dietimi di interesse si calcolano quando un’operazione finanziaria, come la vendita di un titolo o la chiusura di un mutuo, viene effettuata in anticipo rispetto alla scadenza prevista. Questo calcolo serve per determinare la quota di interessi maturati fino a quel momento.
Nel caso di vendita anticipata di un titolo, i dietimi di interesse corrispondono all’interesse maturato fino al momento della vendita. Questi interessi vengono quindi prezzati dal mercato e devono essere considerati nel calcolo del rendimento totale dell’investimento.
I dietimi di interesse sono cruciali nei mutui perché permettono di calcolare con precisione la quota di interessi che deve essere pagata nel caso di estinzione anticipata del prestito. Calcolare i dietimi aiuta a stabilire l’importo esatto dovuto al creditore tra una scadenza e l’altra.
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